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lunedì 9 gennaio 2012

Teoria monetaria moderna e piena occupazione

L'obiettivo di questo post è riassumere molto brevemente le proposte avanzate dalla teoria monetaria moderna al fine di conseguire un livello di piena occupazione in un paese a moneta sovrana. Queste proposte sono state chiamate con nomi diversi dai vari autori,#1 in questo post prenderemo come esempio il programma esposto da Randall L. Wray, che prende il nome di "Employer of Last Resort, ELR". Cercherò di riassumere il tutto senza scendere nello specifico delle problematiche individuali o politiche (tipo: che succede se uno non lavora? che lavori vengono offerti? ecc...) ma focalizzando la discussione sul funzionamento e sugli effetti del programma sulle variabili economiche.
Innanzitutto va detto che l'obiettivo del raggiungimento della piena occupazione è stato avanzato in economia più volte ed in periodi storici diversi, la critica che ha sempre raccolto è quella legata all'impossibilità di creare un regime di piena occupazione senza compromettere la stabilità dei prezzi. Secondo Wray, invece, seguendo i dettami della teoria monetaria moderna, il programma ELR avrebbe il merito di riuscire nell'obiettivo prefissatosi senza generare spinte inflattive, anzi verrebbe usato dal governo proprio come ancoraggio dei prezzi. Spinte inflattive potrebbero generarsi nonostante il programma ma non scaturirebbero mai da questo, anzi il programma ELR sarebbe uno strumento nelle mani del governo per contrastarle.

 
Il funzionamento del programma ELR consiste nell'impegno da parte del governo ad assumere chiunque  sia in grado ed abbia la volontà di lavorare nel settore pubblico di base (Basic Public Sector Employment, BPSE) ad una determinata retribuzione (Basic Public Sector Wage, BPSW). Questo settore pubblico di base non andrebbe a sostituire l'occupazione nel settore pubblico attualmente presente, i cui posti di lavoro continuerebbero ad esistere con le retribuzioni attuali.
L'implementazione del programma aumenterebbe il livello di occupazione anche nel settore privato in quanto porterebbe ad un aumento della domanda aggregata man mano che vengono assunti nuovi lavoratori, e questo agirebbe a sua volta come stimolo per nuove assunzioni nel settore privato. Attraverso questo meccanismo verrebbe facilmente raggiunto il livello di piena occupazione.
Secondo Wray tutto ciò potrebbe avvenire senza spinte inflattive, il programma avrebbe infatti anche degli effetti deflattivi. A differenza dei sussidi di disoccupazione o degli assegni sociali, questo programma non andrebbe solamente a sostenere la domanda aggregata, ma essendo rivolto ad un aumento dell'occupazione andrebbe ad aumentare la produzione e quindi l'offerta aggregata. Non andando a stimolare direttamente il settore privato sarebbero, anche in questo caso, minori gli effetti sulle retribuzioni e quindi di conseguenza sull'inflazione.
L'utilizzo da parte del governo del programma ELR secondo Wray sarebbe simile all'utilizzo del Gold Standard: nel Gold Standard il governo fissa il prezzo dell'oro e poi rimane disponibile a comprare a quel prezzo qualsiasi quantitavo di oro, nel programma ELR il governo fissa invece il prezzo del lavoro e poi rimane disponibile a comprare qualsiasi quantitativo di lavoro. Da questo punto di vista avrebbe gli stessi effetti anti-inflattivi attribuiti normalmente al Gold Standard implementando allo stesso tempo un regime di piena occupazione.
Come indicato precedentemente tutto questo sarebbe possibile solamente seguendo i dettami della teoria monetaria moderna, ovvero lasciando che il disavanzo pubblico si muova liberamente rendendo così possibile nei momenti di crisi l'assorbimento della forza lavoro espulsa dal settore privato.

#1 Una proposta similare prende il nome di Job Guarantee. Un'altra proposta leggermente diversa è il Job and Income Guarantee, che prevede la possibilità da parte dei disoccupati di poter scegliere tra un lavoro nel settore pubblico di base oppure un reddito di cittadinanza non collegato ad alcuna attività lavorativa.

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