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giovedì 12 gennaio 2012

Finanza funzionale e debito pubblico (parte quarta)

Quarta ed ultima parte del saggio di Abba P. Lerner.


IV.

Se i concetti alla base della Finanza Funzionale fossero stati presentati senza la paura di apparire troppo rigorosi, le critiche come quelle discusse in precedenza non sarebbero così popolari come lo sono ora, e non sarebbe necessario difendere la Finanza Funzionale dai propri stessi amici. Un argomento estremamente imbarazzante deriva dalla tesi che la Finanza Funzionale (o il disavanzo fiscale, come è frequentemente chiamato in maniera infelice) è inannzitutto una difesa dell'intrapresa privata. Nel tentativo di guadagnare popolarità alla Finanza Funzionale, sono stati attribuiti altri nomi ed è stato dichiarato che essa è essenzialmente rivolta a salvare l'iniziativa economica privata. Io stesso ho sbagliato in alcuni manoscritti precedenti identificando la stessa con la democrazia,#4 arruolandomi all'esercito dei piazzisti che avvolgono le proprie merci con una bandiera e associano qualsiasi cosa abbiano da vendere ad una vittoria o una morale.
La Finanza Funzionale non ha una relazione speciale con la democrazia o con l'intrapresa privata. Essa è applicabile ad una società comunista nella stessa maniera che ad una società fascista o ad una società democratica. E' applicabile a qualsiasi società nella quale la moneta venga usata come un elemento importante del meccanismo economico. Essa consiste nel semplice caposaldo di disfarsi dei propri preconcetti su cos'è appropriato o sano o tradizionale, su cosa "è stato fatto", ed invece prendere in considerazione gli effetti prodotti sull'economia dalla tassazione, dalla spesa e dai debiti e prestiti del governo. Il che implica l'utilizzo di questi strumenti semplicemente come strumenti, e non come magici incantesimi che causerebbero misteriosi danni nel caso fossero manipolati dalle persone sbagliate o utilizzati in maniera non tradizionale. Come qualsiasi altro meccanismo, la Finanza Funzionale funziona indipendentemente da colui che ne muove le leve. Il suo rapporto con la democrazia e la libera impresa consiste semplicemente nel fatto che se le persone che credono in questi valori non utilizzeranno la Finanza Funzionale, nel lungo periodo non avranno speranza nei confronti di chi ne farà uso.

#4 In "Total Democracy and Full Employment", Social Change (Maggio 1941)

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