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sabato 14 gennaio 2012

Costi ipotetici e vantaggi reali

Ammetto che seguo pochissimo i blog di economia italiani, però da quando, pochi giorni fa', ho aperto questo mio ennesimo tentativo di blog ho deciso di seguirli per quanto posso. Questo nell'ottica di trovare eventuali collaborazioni, data la mia scarsa capacità di trovare tempo ed energia necessari a far sopravvivere un blog.
Mi sono così imbattuto in un post dal titolo "Come può lo scoglio arginare il mare?", pubblicato da un blog che porta il nome Bimbo Alieno (lo trovate a questo link). Premetto che non conosco minimamente il blog, non l'ho mai letto in passato, e che questo mio post non vuol essere una critica in alcun modo. Stimo chi ha la pazienza e la tenacia di portare avanti un progetto come un blog di economia, indipendentemente dagli argomenti sui quali posso essere in disaccordo, anche se non stimo particolarmente chi censura i commenti come accaduto nel caso in questione, arrogandosi il giudizio su cosa sia degno di dibattito e cosa no, giudizio che, a mio avviso, dovrebbe spettare al lettore e non all'autore del blog.
E' necessario però, dal mio punto di vista, approfondire il tema del suddetto post, ovvero se gli interventi della Banca Nazionale Svizzera volti a mantenere il tasso di cambio tra euro e franco svizzero attorno al livello di 1,20 comportino effettivamente un "costo enorme" come viene sostenuto nel post. Non essendo stato possibile farlo nel blog di competenza in quanto l'autore evidentemente censura i commenti a lui non graditi, tenterò di farlo qui autonomamente.



L'autore del post, dopo aver descritto i motivi che hanno portato a questa decisione da parte della BNS, scrive questa frase: "Come fa uno stato la cui moneta viene comprata da tutto il mondo come “moneta rifugio” a bloccare il cambio contro una valuta grossa e al tempo stesso fragile come l’€? Ogni giorno in cui l’€ cade il banchiere centrale fa il contrario di quello che fa il mercato: vende franchi e compra euro. Da solo contro tutti. Sono mesi che la BNS si riempie di “junk€” insomma. Per farla breve, questa barriera costa enormemente: nemmeno la Cina, con il suo enorme volume di fuoco monetario ha un cambio bloccato contro $ ma consente una rivalutazione controllata dello yuan. Esiste insomma il ragionevole dubbio che la barriera fatta così non possa reggere". L'autore poi prende a parlare di Hildebrand speculando sul fatto che le sue dimissioni possano essere un segnale di una prossima capitolazione della BNS. Rimangono così inesplicati i motivi per cui si afferma che la decisione della BNS "costa enormemente", quali sarebbero questi costi e soprattutto su quali argomenti si basa il fantomatico "ragionevole dubbio che la barriera fatta così non possa reggere".
E' difficile quindi anche replicare ad un simile post, in quanto non dando alcuna motivazione non fornisce alcun punto di riferimento dal quale poter partire per una riflessione. Non potendo evidenziare quali sono, a mio avviso, i presupposti sbagliati che portano a delle conclusioni sbagliate, affronterò l'argomento semplicemente esponendo come invece dal mio punto di vista la decisione della BNS non solo non comporta alcun "costo enorme" ma anzi comporta dei benefici evidenti per l'economia reale.
Innanzitutto è utile vedere cosa comportano finanziariamente gli interventi della BNS, ovvero cosa accade quando la BNS compra euro, dollari o qualsivoglia altra valuta vendendo franchi svizzeri. Semplicemente la BNS si rivolge ad una banca e compra euro accreditando il conto della banca in franchi svizzeri. Ad ogni intervento quindi il bilancio della BNS si espande e vengono create nuove riserve di franchi svizzeri a disposizione delle banche. Essendo la possibilità da parte di una banca centrale di espandere il proprio bilancio illimitata, ne consegue che anche la possibilità di intervenire sul mercato per evitare un apprezzamento del franco svizzero risulta essere illimitata. Ne consegue anche che se la barriera può reggere finchè la BNS ha interesse a che regga, il "costo enorme" derivante da un ipotetico apprezzamento del franco svizzero rimarrebbe ipotetico, e, nel caso, si materializzerebbe solamente quando la BNS stessa decidesse autonomamente di cambiare politica, il che potrebbe avvenire soltanto nel caso i vantaggi dell'eventuale inversione di marcia fossero ancora più enormi del "costo enorme" al quale si andrebbe incontro o nel caso invece le condizioni economiche cambiassero e di conseguenza si profilassero soltanto dei vantaggi enormi. Fin qui l'analisi, seppur breve ed incompleta, sotto l'aspetto finanziario della decisione della BNS, la quale mi porta ad interrogarmi ancora su quale sarebbe il "costo enorme" dell'operazione ed ad aggiungere che il "ragionevole dubbio che la barriera fatta così non possa reggere" è in realtà un dubbio alquanto irragionevole, seppur legittimo come qualsiasi dubbio.
Il metro di misura col quale, secondo me, bisognerebbe valutare le decisioni di una banca centrale non è però quello meramente finanziario ma bensì una valutazione che tenga conto degli effetti sull'economia reale di queste decisioni. E da questo punto di vista verrebbe da dire che a fronte di ipotetici "costi enormi", sempre da realizzarsi in un futuro molto lontano e sempre paventati senza una minima analisi di quali sarebbero effettivamente questi costi nella realtà, ci sono invece vantaggi reali presenti, già visibili nell'economia reale e nella vita di tutti i giorni di almeno una parte di cittadini svizzeri che hanno visto, grazie a questa decisione della BNS, la loro fonte di reddito (siano essi lavoratori piuttosto che imprenditori) tutelata. Vantaggi reali che non vengono mai citati, ma che dovrebbero essere (ed in questo caso lo sono stati) in cima alle preoccupazioni di una banca centrale al servizio dei cittadini del proprio paese di riferimento.

2 commenti:

  1. Mi ha fatto piacere leggere le mie stesse impressioni.
    Leggo spesso Bimbo Alieno. E solitamente condivido.
    Questa sua uscita mi aveva lasciato quanto meno stupito.
    Magari voleva solo lanciare una provocazione. E nel qualcado mi pare strana la tua censura.
    Credo ci sia una spiegazione. Per certo sono molto piu` convincenti le tue ragioni.
    Grazie
    Fabrizio

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  2. Sono passati esattamente tre anni, oggi è il 15 gennaio 2015 e la SNB ha dovuto rinunciare al tetto di cambio e farsi travolgere dalla reflazione del Franco.

    Spero che ora sia più chiaro il concetto che a suo tempo espressi.

    Un caro saluto

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